Format- Research, per conto dell’Unione Provinciale Confcommercio e di Banca Prealpi SanBiagio, prosegue nel lavoro trimestrale di monitoraggio del sentiment delle imprese. Due gli aspetti affrontati nel focus di marzo 2023: la valutazione delle tensioni inflazionistiche e gli effetti sulla liquidità e la criticità dell’incontro tra domanda ed offerta di lavoro.

Il campione intervistato è composto da 800 imprese e riguarda l’ultimo trimestre del 2022 con le proiezioni ed aspettative parametrate al 30 marzo.

In sintesi i principali risultati:

In aumento le imprese che hanno chiesto credito: il 70% vede accogliere interamente la propria domanda di credito, il 26% delle imprese ha chiesto credito per effettuare investimenti.

MIGLIORA LA FIDUCIA DELLE IMPRESE DEL TERZIARIO DELLA PROVINCIA DI TREVISO SIA IN GENERALE, SIA CON RIFERIMENTO ALL’ANDAMENTO DELLA PROPRIA ATTIVITÀ ECONOMICA. L’AUMENTO DEI PREZZI DEI FORNITORI COSTITUISCE TUTTAVIA UN FRENO ALLA CRESCITA DELLE IMPRESE IN TERMINI DI RICAVI, MARGINI E LIQUIDITÀ.

STABILE LA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE DELLE IMPRESE DEL TERZIARIO DELLA PROVNCIA DI TREVISO. LA CRESCITA OCCUPAZIONALE È RIDOTTA DALLA MANCANZA DI RISORSE CON LE COMPETENZE RICHIESTE DALLE IMPRESE O DALLE MANSIONI RITENUTE POCO ATTRATTIVE DA PARTE DEI CANDIDATI

Migliora l’indicatore relativo alla fiducia delle imprese del terziario della provincia di Treviso circa l’andamento dell’economia italiana.  Migliora anche la fiducia circa l’andamento economico della propria attività economica. Migliorano i ricavi delle imprese, anche se il dato congiunturale di Treviso è inferiore rispetto al dato medio nazionale. Si mantiene pressoché stabile l’andamento dell’occupazione. In leggera crescita le previsioni per il prossimo trimestre. Prosegue la crisi delle imprese colpite dall’aumento dei prezzi praticati da parte dei fornitori. Stabile la capacità delle imprese del terziario di Treviso di far fronte al proprio fabbisogno finanziario. Si prevede un leggero miglioramento nei primi tre mesi dell’anno, anche se permangono le difficoltà a causa del persistere delle tensioni inflazionistiche. Aumentano le imprese del terziario di Treviso che hanno chiesto credito negli ultimi tre mesi. Il 70% di queste ha visto accogliere interamente la propria domanda di credito: il 26% delle imprese ha chiesto credito per effettuare investimenti. La percentuale alta di imprese che ha chiesto credito per fare investimenti è un segnale estremamente positivo.

A seguito dell’aumento del costo dei fornitori: quasi il 76% delle imprese ha aumentato i prezzi di vendita, nella stragrande maggioranza dei casi gli aumenti sono stati inferiori rispetto all’aumento dei costi sostenuti a loro volta dalle imprese; un terzo delle imprese che aveva pianificato di effettuare investimenti nel corso del 2023 sarà costretto a rinunciarvi o a posticiparli; oltre un terzo delle imprese si attende una contrazione dei margini e il 20% una riduzione dei ricavi.

Oltre il 70% delle imprese che hanno effettuato azioni di ricerca di nuovo personale nel corso dell’ultimo periodo ha riscontrato difficoltà nel reclutamento. Tali difficoltà hanno provocato una riduzione dei ricavi presso il 40% delle imprese. La riduzione media dei ricavi è stata del 19,5% per impresa.

Questi i principali risultati della ricerca sulle imprese del terziario della provincia di Treviso, realizzata da Confcommercio Unione provinciale di Treviso in collaborazione con Format Research.

CLIMA DI FIDUCIA

Migliora l’indicatore relativo alla fiducia delle imprese del terziario della provincia di Treviso circa l’andamento dell’economia italiana. L’indicatore congiunturale è allineato a quello nazionale.

Migliora la fiducia circa l’andamento economico della propria impresa nell’ultimo trimestre dell’anno: l’indicatore è pari a 47. Il dato di previsione sembra destinato a rimanere invariato in vista di marzo.Le imprese di dimensione più grande e quelle del turismo e del commercio al dettaglio alimentare sono quelle che fanno registrare il dato migliore riguardo la fiducia nell’andamento della propria attività economica.

CONGIUNTURA ECONOMICA

L’indicatore congiunturale dei ricavi sostiene il dato della fiducia delle imprese di Treviso: migliora l’indicatore rispetto al trimestre precedente, essendo pari a 47 alla fine del 2022 rispetto al precedente 42. Si mette in evidenza che il dato è leggermente al di sotto rispetto alla media nazionale. Servizi alle imprese, trasporti e logistica sono i settori che hanno fatto registrare un aumento dei ricavi.

Si mantiene pressoché stabile nel quarto trimestre l’andamento dell’occupazione delle imprese del terziario di Treviso. L’indicatore è pari a 39 punti. In leggera crescita le previsioni per il prossimo trimestre.

Prosegue la crisi delle imprese colpite dall’aumento dei prezzi praticati da parte dei fornitori: l’indicatore migliora leggermente alla fine dell’anno. Le imprese si attendono un ulteriore miglioramento alla fine di marzo anche se il dato continuerà ad essere assai critico.

Peggiora leggermente l’indicatore dei tempi di pagamento dei clienti delle imprese del terziario. L’indicatore è destinato a migliorare per il mese di marzo 2023.

Stabile la capacità delle imprese del terziario di Treviso di far fronte al proprio fabbisogno finanziario. Si prevede un leggero miglioramento nei primi tre mesi dell’anno.

DOMANDA E OFFERTA DI CREDITO

Aumentano le imprese del terziario di Treviso che hanno chiesto credito negli ultimi tre mesi. Il 70% di queste ha visto accogliere interamente la propria domanda di credito. Il 63% delle imprese ha fatto richiesta di credito per esigenze di liquidità e cassa, il 26% per effettuare investimenti e l’11% per ristrutturare un debito. La percentuale alta di imprese che ha chiesto credito per fare investimenti è un segnale estremamente positivo.

FOCUS IMPATTO DELL’INFLAZIONE SULLA LIQUIDITA’ DELLE IMPRESE

Nel corso del 2022, a seguito dell’aumento del costo dei fornitori, quasi il 76% delle imprese ha aumentato i prezzi di vendita: nella stragrande maggioranza dei casi gli aumenti praticati dalle imprese sono stati inferiori rispetto all’aumento dei costi sostenuti a loro volta.

Parallelamente il 38% delle imprese ha registrato una variazione dei ricavi ossia: il 30,6% (del 38%) osserva una riduzione sia della clientela sia dei ricavi, il 41,0% una riduzione dei soli ricavi e solo il 28,4% un aumento dei ricavi. Tra le imprese che avevano pianificato investimenti (28,7%), il 66,7% effettuerà regolarmente/in parte gli investimenti programmati. Il restante 33,3% rimanderà/rinuncerà agli investimenti.  Riduzione dei margini e dei ricavi i principali impatti che subiranno le imprese di Treviso nei prossimi sei mesi a seguito dell’aumento dei costi dei fornitori.

Con riferimento alla restituzione dei finanziamenti ricevuti -avevano chiesto e ottenuto un finanziamento negli ultimi due anni oltre il 45% delle imprese- il 20% di queste imprese ha riscontrato difficoltà nella restituzione del credito. A questo proposito circa la metà delle imprese riterrebbe utile l’istituzione di una nuova moratoria nel corso del 2023 per la proroga dei tempi per la restituzione del finanziamento.

 

FOCUS RICERCA DEL PERSONALE

Nel corso dell’anno 2022, oltre la metà delle imprese – del commercio al dettaglio, pubblici esercizi e alberghi-  ha effettuato azioni di ricerca di nuovo personale. Oltre il 70% delle imprese che hanno effettuato azioni di ricerca di nuovo personale ha riscontrato difficoltà nel reclutamento. Il 21,2% delle imprese non ha trovato il personale che stava cercando, il 23% circa ne ha trovato fino al 40%. Il 30,8% è riuscita ad assumere tutti o quasi i lavoratori dei quali aveva bisogno. La scarsità di candidati con le competenze richieste e le mansioni ritenute poco attrattive rappresentano  le cause principali delle difficoltà nel reclutare nuovo personale.  Le difficoltà di reclutamento hanno provocato per oltre il 40% delle imprese una riduzione dei ricavi e per oltre il 30% l’impossibilità di impegnarsi nell’innovazione di servizio nella quale avrebbero voluto investire. Tra le imprese che hanno indicato che le difficoltà di reclutamento hanno provocato una riduzione dei ricavi, il 46,2% indica una riduzione dei ricavi tra il 10% ed il 20%, il 30,8% una riduzione fino al 10% e il 23,1% una riduzione tra il 20% e il 30%. La riduzione media dei ricavi per impresa è stata pari al 19,5%.

I commenti: Dania Sartorato, presidente Unione Provinciale Confcommercio

Nell’insieme, il report dell’ultimo trimestre 2022 ci restituisce un terziario di mercato costituito da imprese mature, responsabili, resilienti e fiduciose verso il futuro, anche se inizia a farsi sentire la criticità dell’impatto della carenza di risorse umane, particolarmente in alcuni ambiti.

La maturità è dimostrata dall’evidente propensione agli investimenti, dall’autoriduzione dei propri margini (gli aumenti prodotti sono in larga parte inferiori a quelli subiti), a testimonianza, soprattutto per il commercio, della responsabilità verso il cliente finale. La crescita c’è, ed è dimostrato dall’aumento dei ricavi dei servizi, a conferma del trend già avviato da qualche anno nel settore. Chiama ad attente riflessioni invece la criticità del mercato del lavoro. L’indagine ci testimonia una oggettiva difficoltà a reperire personale, con conseguenze evidenti in fatto di riduzione dell’orario di lavoro o mancati ampliamenti.

Da più parti stiamo affrontando questo tema, che impatta sui nostri settori, sui pubblici esercizi e sul turismo in particolare, soprattutto nella nostra provincia, dove il turismo è il driver di crescita.

Il gap tra mondo della scuola – e per scuola intendo scuole superiori, università e ITS, va sicuramente colmato, iniziando dalla rivisitazione dei progetti di orientamento e dalla riforma degli stage o tirocini. Dopo di che è evidente che occorre, da una parte rendere attrattivi i nostri settori comunicando ai giovani che il vero motore è la passione, dall’altra prevedere contratti e piani di welfare che rendano più appetibili le buste paga e il lavoro. Ma non solo, dobbiamo interrogarci sulla nostra capacità di attrarre qui, nel modo corretto, la forza lavoro straniera e sulla capacità di riconvertire le risorse umane over 50, ad oggi inoccupate o sottooccupate, nei settori in cui c’è bisogno. Esiste, ad esempio, una larga fascia di donne non più giovanissime, di fatto escluse da alcuni percorsi ed invisibili al mondo del lavoro, sulle quali occorre una riprogettazione.

I commenti: Francesco Piccin, Capoarea Banca Prealpi SanBiagio

“Dalla lettura dell'indagine emergono una serie di elementi di positività, che vanno dal miglioramento del clima di fiducia e dei ricavi, alla tenuta occupazionale, per arrivare alla crescita delle previsioni per il trimestre che si chiude a fine marzo. Sono elementi che constatiamo anche noi, tramite il contatto quotidiano con famiglie e imprese del territorio trevigiano, ma che sono messe a dura prova dalle tensioni inflazionistiche e dai relativi aumenti dei costi. Questi vanno poi ad impattare negativamente su ricavi, margini e liquidità, con conseguente allungamento dei tempi di pagamento. Nel nostro caso, però, l'ossatura delle imprese del terziario è solida, come si nota dalla stabilità nel far fronte ai fabbisogni finanziari, prevista in leggero miglioramento. Ancor più rilevante è il dato relativo all'incremento delle richieste di credito nell'ultimo trimestre del 2022, con il 70% delle imprese che ha visto accogliere interamente la propria domanda e il 26% che vuole investire, in aumento di 4 punti rispetto a settembre. Si conferma che, nonostante l'aumento dei tassi e l'incertezza del contesto macroeconomico, c'è una sostanziale continuità negli investimenti programmati, fiducia verso il futuro e che questa continua a trovare una pronta risposta da parte del sistema bancario. In particolare gli Istituti che hanno saputo muoversi con prudenza in questi anni complicati, saranno anche quelli in grado di fare la propria parte per aiutare famiglie e imprese a navigare in acque difficili. Ancor di più, le Banche di Credito Cooperativo, caratterizzate da vicinanza e dialogo costante con il territorio e la Comunità, rappresentano un osservatorio privilegiato, in grado di fornire risposte concrete e sostegno reale”.

 

Nota metodologica - L’Osservatorio sull’andamento delle imprese del terziario della provincia di Treviso è basato su un’indagine continuativa a cadenza trimestrale effettuata su un campione statisticamente rappresentativo dell’universo delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi della provincia di Treviso (800 interviste). Margine di fiducia: +3,5%. L’indagine è stata effettuata dall’Istituto di ricerca Format Research, tramite interviste Cati/Cawi, nel mese di febbraio 2023. www.agcom.itwww.formatresearch.com

 

PRESENTAZIONE COMPLETA: 

def_2022-169tx 2022 IV Trim P04 USO STAMPA.pdf

 

SINTESI:

2022-169tx 2022 II Sem Es04 USO STAMPAdefrevpacom.pdf

 

 

 

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