Le imprese ricevono sempre più frequentemente richieste di partecipare ad indagini statistiche.

Per l’imprenditore è quindi importante distinguere le rilevazioni obbligatorie, condotte da Istat o da altri enti riconosciuti dal Sistema Statistico Nazionale da quelle facoltative.

Da un lato si deve evitare di incorrere in sanzioni per la mancata, ritardata o non corretta partecipazione ad indagini obbligatorie, dall’altro non è opportuno fornire informazioni private a soggetti non riconosciuti.

L'obbligo di fornire dati statistici per i lavori previsti dal Programma statistico nazionale è previsto nell'art. 7 del d.lgs n. 322 del 1989. L'obbligo riguarda tutte le amministrazioni, enti e organismi pubblici. All'obbligo sono sottoposti anche i soggetti privati limitatamente alle rilevazioni previste nel Psn e inserite in un elenco che l'Istat è tenuto a predisporre annualmente.

Gli elenchi (ad oggi in vigore) delle rilevazioni con obbligo di risposta da parte dei soggetti privati e delle rilevazioni per le quali la mancata risposta è oggetto di sanzione, coi relativi criteri di individuazione dei soggetti sanzionabili, vengono aggiornati nel tempo e possono essere consultati alla pagina https://www.sistan.it/?id=52 cliccando sul “Psn in vigore”.

Per individuare le rilevazioni obbligatorie si tenga conto che le richieste di partecipazione arrivano all’azienda attraverso modalità ufficiali e tracciabili, in primis la Posta Elettronica Certificata (PEC).

Inoltre è abbastanza limitato il numero di soggetti titolari di indagini obbligatorie. Nel piano statistico nazionale (Psn 2020-2022) attualmente in vigore sono:

• Istat – istituto nazionale di statistica
• Anvur – agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca
• Crea – consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria
• Enea – agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile
• Gse – gestore dei servizi energetici spa
• Inapp – istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche
• Iss – istituto superiore di sanità
• Ministero della salute
• Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
• Ministero dell’interno
• Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
• Ministero dello sviluppo economico
• Presidenza del consiglio dei ministri
• Provincia autonoma di Trento
• Regione Emilia-Romagna
• Regione Marche
• Roma Capitale
• Terna spa
• Unioncamere – unione italiana delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura

Le sanzioni per mancata o incompleta risposta, definite dal D. Lgs 322/1989, variano da un minimo di euro 516 ad un massimo di euro 5.164.

Sono di norma previste solo per le medio-grandi imprese, mentre sono abbastanza rari i casi di indagini che prevedono sanzioni le micro e piccole imprese.

È comunque raccomandata la corretta e puntuale partecipazione alle indagini con obbligo di risposta, con particolare attenzione a quelle in cui rientrano tra i soggetti sanzionabili, come da elenco qui sotto, specifico per le piccole imprese, con meno di 50 addetti (Psn 202-2022 – anno 2020 attualmente in vigore):

Elenco delle rilevazioni con obbligo di risposta da parte di soggetti privati: elenco rilevazioni con obbligo di risposta.pdf 

Elenco dlele rilevazioni per le quali la mancata risposta è oggetto di sanzione e relativi criteri:  elenco rilevazioni con sanzione.pdf 

per informazioni resta a disposizione la Vostra Ascom di riferimento:

Castelfranco Veneto tel. 0423 4235                                

Oderzo tel. 0422 712882

Treviso tel. 0422 5706                                                                

Vittorio Veneto tel. 0438 555146